giovedì 4 ottobre 2007

La grandezza strepitosa della Vita

Riporto liberamente questo brano, tratto da un'intervista posta a Silvano Agosti, in cui esplica parte della propria filosofia. Tengo a precisare che non si tratta propriamente del mio modo di vedere la vita. La trovo tuttavia stimolante e dissacrante allo stesso tempo. Spero vi scuota quanto l'ha fatto con me.

"Io so che Dio esiste per guarire il terrore che le persone hanno del fatto che non stanno vivendo, stanno soltanto esistendo. Quindi uno che esiste soltanto, ed era nato per vivere, non può che essere terrorizzato: non c'è terrore in chi vive. Credo che tutto ciò che noi conosciamo fluttui, vaghi nel mistero. E questo mistero mi affascina, mi avvolge. E mi da questo bisogno estremo di difendere la vita contro qualsiasi cosa. (...) Sto vivendo l'eternità, la vita è la droga più potente che ci sia. E nessuno la usa. La storia più straordinaria che venga narrata è la vita, ma nessuno la ascolta più. Vedi, cosa c'è dopo è tipico di chi esiste, non di chi vive. Perchè chi vive dice: Io vivo, essendo nell'eternità del vivere, di me, di ciò che io ho prodotto nella vita, non sparirà mai nulla, perchè tutto ciò che c'è è assolutamente eterno. Allora, le persone che esistono soltanto, e che sono figlie di non accadimenti, di non azioni, di amori non vissuti, di incontri non fatti, sono nella dannazione del non far nulla se non quello che gli dice il padrone o la moglie. Questi, che hanno questa dannazione del solo esistere, questi hanno il problema di cosa verrà dopo. Perchè dicono: è impossibile che tutto sia questo qua. Invece chi vive, come me, dice: "ecco la grandezza strepitosa della vita!"

Tutti gli esseri umani contengono una dose di creatività straordinaria, e se uno si esprime, ed ha il diritto di farlo, sta bene. Esprimersi rafforza il quadro immunitario. Crollano le multinazionali del farmaco, se gli esseri umani imparano ad esprimersi. Ma esprimersi non vuol dire soltanto scrivere un libro o fare un film. Vuol dire anche toccare con infinita grazia il naso di un burocrate che ti sta davanti, riuscendo a farlo in modo tale che lui ritrovi un sentimento umano. Capisci? Vuol dire anche guardare una ragazza e dirle: "vorrei fare una passeggiata con te". Vuol dire anche sedersi su una panchina ed essere grati alla panchina perchè ti fa star seduto, ed è così fedele... Ogni volta che tu ti avvicini ti siedi, e la panchina ti offre di star seduto. Sarei felice se ci fossero sei miliardi di persone che si esprimono perchè allora veramente, il grande mosaico della realtà avrebbe finalmente una fisionomia credibile ed un volto leggibile. Invece di sei miliardi di visioni nel mondo ne abbiamo soltanto due o tre, abbastanza corrotte, abbastanza squallide, che vogliono a tutti i costi dimostrare che il mondo è orribile, pieno di gente che sgozza altra gente, invece no... Il mondo per fortuna rimane straordinario. E un giorno si narrerà finalmente la storia, ma non la storia di questi venti o trenta farabutti che impediscono all'umanità di vivere. Ma la storia di tutti questi 6 miliardi di esseri umani, ognuno dei quali ha un percorso, ognuno dei quali ha un'emozione, ognuno dei quali ha un destino, comunque unico, e comunque diverso da qualsiasi altro, no?"

3 commenti:

SILVIA ha detto...

Grande. Lui, certo. Ma anche tu!
Sil

Alice ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Alice ha detto...

Mi piace la seconda parte di quest'intervista, molto più della prima. Leggerla mi fa venire voglia di fare esattamente ciò che vorrei. Allenta i nodi, e ti senti un pò più "libero"... Purtroppo però, per scioglierli, questi nodi, la sola lettura di belle parole che altri hanno scritto non è sufficiente....