domenica 30 settembre 2007

Spending (high) times...

I coffeeshop sono un ottimo passatempo... Davvero... Ne esistono di ogni tipo, e quasi tutti sono dei veri e propri pub... Puoi passarci il pomeriggio, se ti va... Ogni Coffeeshop ha il proprio menù... Sì, un menù con i tipi di ganja e di hashish disponibili (!), ma per acquistare essistono alcune regole. Prima di tutto nessun minorenne può entrare, nè ovviamente acquistare. La richiesta di documenti è frequente, ma io, evidentemente sono troppo vecchio e non me lo chiede nessuno... :o) Nessun Coffeeshop può vendere più di 5 grammi per persona, e se vieni fermato (anche se devo ammettere che non ho ancora capito come si faccia) con più di quel peso, puoi essere accusato di spaccio... (spaccio? io? qui?!) Puoi prendere un the ed oziare sui loro divanetti per ore senza alcun problema... E come per i pub, ne esistono dei generi più svariati... C'è il posto fighetto con musica commerciale, quello indiano, in cui ci si svacca su cuscini e tappeti, accompagnati da ritmi tribali o new afro, o quello psichedelico con lucine ovunque, specchi, e progressive o trance che pompa in sottofondo. Ce n'è unoche mi piace molto... Pablow Picasso. Economico ed informale. La "specialità della casa", profumata e deliziosa, forte, ma non aggressiva, costa solo € 5 al grammo. E se ne compri un po' ti offrono pure la colazione... :o) Ci sono molti coffee bar in cui il prodotto non viene venduto, ma si puo' fumare del proprio. In molti si puo' giocare a biliardo, scacchi o freccette, e spesso la programmazione in TV è composta da solo Sport. I turisti sono numerosi, e capita spesso di scambiare quattro chiacchiere con qualcuno che "viene da là"... Tutti, qui, nella minuscola Olanda.

mercoledì 26 settembre 2007

Che mi stupisco a fare?

E' strano il rapporto che gli Olandesi hanno con la bicicletta... Sembra quasi un'appendice. La portano ovunque, chiunque ne ha una e viene utilizzata in ogni stagione. Può salire persino in metropolitana, ma paga uno strippen. Per le scale delle fermate dello "Snel Tram" c'è sempre una sorta di grondaietta, che serve appunto per far scendere o salire la bici. La popolazione stimata è di circa 400.000 bicilette per 725.000 abitanti. Spesso alcune bici cadono nei canali, infatti un battello passa tutte le mattine a fare pulizia. Inoltre le piste ciclabili sono davvero ovunque, con tanto di semafori ed attraversamenti con diritto di precedenza. Fra l'altro chi gira in bici è molto "aggressivo" nei confronti dei pedoni, suonano il campanello in continuazione per richiamare l'attenzione delle persone indisciplinate o dei turisti distratti. Non ti lasciano la precedenza neppure sulle strisce pedonali. Ci sono bici di ogni tipo. Oltre ai normali tandem, ho visto piccole biciclette chiudibili e facilmente trasportabili. Biciclette monopattino, biciclette skate-board e biciclette con bagagliaio frontale. Biciclette adornate da fiori per tutta la scocca, biciclette da due e da tre, biciclette chiuse e Taxi-ciclo. Proprio davanti alla stazione centrale c'è una sorta di piccolo grattacielo: si tratta di un vero e proprio maxi parcheggio, ce ne sono a migliaia, per cinque o sei piani. Va da se che le biciclette, se non adeguatamente protette, hanno vita breve. Tutte sono muniti di monumentali lucchetti anti-bomba. Un po' Svizzera, un po' Napoli.


Ancora mi stupisco, spesso... Mi capita, per esempio, se vedo qualcuno che fuma tranquillamente la sua canna per strada, o nel parco... Oggi un ragazzo aveva la canna (spenta) in mano, sulla metropolitana. Non ci pensava neppure di tenerla nascosta. Anzi, la ostentava, quasi... Ieri un ragazzo faceva su di fianco a due poliziotti che gironzolavano. Qualche ora fa, su un gradino all'angolo di piazza Dam, un ragazzo decisamente sperduto in qualche paradiso artificiale smaltiva il proprio inferno in lacrime... Ma nessuno lo disturbava... Aveva già i suoi bei problemi anche senza che qualcuno gli dicesse qualcosa... Mi stupisco quando vedo ragazzi in giro in infradito e maglietta o pantaloncini corti... Saranno 15 gradi, ed io uso già la Pashmina... Mi stupisco, talvolta, quando mi sorprendo a pensare qualche frase in inglese... Che strano... Mi stupisco quando mi rendo conto che fare la spesa è decisamente più economico che in Italia. Una borsina ben imbottita di alimentari vari costa decisamente meno, qua. Mi stupisco quando mi rendo conto che trovare casa non è affatto difficile. Se hai 2000 euro al mese da spendere...! Ma trovare una casa decente ad un prezzo non impossibile, è già più dura. Ci sto sbattendo il naso proprio in questi giorni.

Un ufficio di Polizia. E di fianco, un Coffeeshop...

sabato 22 settembre 2007

Nuova casetta!

Una fotina del motivo sui muri della mia cameretta, ed una della mia ospite più frequente... Quant'è carinaaaa? :o)

L’affitto dell’appartamento in Sparrenweg scadeva il 20 settembre… Da clandestino quale ero, se arrivava il padrone di casa, ero costretto a nascondermi in terrazzo, per cui non l’avevo mai visto, né ovviamente gli avevo mai parlato. Ciò che non sapevo è che dal 20 al 25 settembre non ci saremmo potuti stare, e questo anche perché Michele si era scordato di dirmelo… Una di quelle cose di scarsa importanza, lo capisco… Nei pochi giorni disponibili sono riuscito a trovare una camera ad un buon prezzo in un appartamento carinissimo… Mi sono spostato un po’ verso la periferia… Qua l’architettura contemporanea non è un granché… Palazzi squadrati, finestre precise e regolari, tutto assomiglia a camerate militari. Le scale interne agli edifici sono ripidissime, ed i gradini corti corti. Se hai qualcosa di pesante in mano, l’osso del collo è sempre in pericolo… La casa in cui vivrò è affollata. La coppia “principale” è formata da un ragazzo Olandese ed una ragazza Boliviana. Avranno circa una trentina d’anni. Hanno una figlia di due anni, Jennifer, e la camera che io occupo sarà sua, un giorno. Infatti le pareti sono rosa, e dovunque sono incollate figurine delle Principesse Disney… Il lampadario è a forma di sole e l’abat-jour è un cavalluccio marino… Sembra di stare dentro ad una casa delle bambole! Bello, no?? Mmmh… Gli altri abitanti sono la madre della moglie di casa, nonna di Jennifer. In giardino, in una struttura più simile ad un capanno per gli attrezzi che ad una vera abitazione, abitano Massimo, Italiano sulla quarantina e sua moglie, Boliviana pure lei. Per cui regna la multietnia, e la bimba, carinissima e gentile, impara un po’ tutte le lingue. Anche fra noi adulti si comunica in una sorta di Esperanto coniato giusto per l’occasione…

domenica 16 settembre 2007

Mickey Mouse


Abbiamo un topolino in casa... L'ho visto correre via dalla sala qualche giorno fa, e ieri notte mentre andavo in cucina si è rintanato sotto ad un mobile appena sono entrato... E' un piccolissimo topolino di campagna che ha preteso ospitalità, a quanto pare si mangia bene a casa nostra... A sentire le ragazze polacche non è una grossa sorpresa... Nel negozio in cui lavora Kasia devono spostare i lollypop alla Cannabis su uno scaffale, alla notte, o i topi la mattina sarebbero completamente sballati... :o) Buongustai! Per quanto riguarda il nostro animale domestico, non ho ancora deciso il nome, ma uno di questi giorni lo metterò alle strette... O contribuirà attivamente a pagare l'affitto, o sarò costretto a procedere allo sfratto...!

martedì 11 settembre 2007

Bolognese in vetrina.

Non sono molto operativo in realtà… Mi prendo i miei tempi, mi alzo quando ne ho voglia, e se la voglia latita, passo la giornata in casa… Ma è successo una sola volta in realtà… Dopotutto non è ancora una settimana che sono qui, e mi sto già muovendo… Proprio oggi sono andato a sentire in due locali… Mi hanno consigliato di provare a sentire nei negozi di telefonia. Immagino che potrei, ma è una possibilità che vaglierò in futuro. In questo momento mi stuzzicherebbe un lavoro più dinamico… Ho trovato un opportunità come barista in un Coffeeshop, e porterò il mio Curriculum. Inoltre si tratta di un bel posto, proprio figo! Al momento lo metto in cima alla lista dei desideri…

Oggi ho fatto pure un giro per il Red Light District… Mi spiace non potere pubblicare granchè, ma le signorine esposte non hanno voluto farsi fotografare… Non c’è trippa per gatti! Gironzolando, lustrandoci gli occhi fra le vetrine, ci siamo imbattuti in una signorina italiana… Ci ha fermato lei, al grido di “Venite un po’ qua, bùrdell!” e ci siamo un po’ inchiacchierati… Non una donna per cui impazzire, va detto, ma davvero simpatica e cortese... Viene da Bologna… Signorine famose per tortellini ed altro, insomma… Voleva addirittura dimostrare le proprie “abilità”… Ho rifiutato... E’ stata comunque molto carina, e mi ha dato un paio di nomi di pizzerie da cui sentire, e mi ha pure chiesto di ripassare a trovarla... Senz'altro prima o poi ripasserò per il quartiere... Hanno dei più bei negozietti... :o)

sabato 8 settembre 2007

VAFFANCULO DAY


Video V-Day su You Tube: http://www.youtube.com/watch?v=EYgVjij2aAA

Oggi è il V-Day. Alle 14.10 siamo arrivati al Consolato Italiano in Amsterdam, sperando nella folla... Purtroppo i presenti erano pochini, una quindicina di persone, tra cui due Olandesi. In realtà si trattava di un incontro pro-forma, visto che le firme raccolte dall’estero non sarebbero state convalidate. Mentre facevamo adunata si sono avvicinati tre ragazzi Italiani. In realtà non erano lì per il V-Day, cercavano solamente il museo di Van Gogh… :o( Abbiamo spiegato loro il profondo significato della giornata, ma hanno preferito il Museo. Emblematico dell’attenzione che le persone rivolgono in media alla politica ed alle sue problematiche. Insoddisfatti ed insofferenti.

Oggi c’è Olanda – Bulgaria, valida per le qualificazioni all’europeo 2008. Mentre tornavo sono rimasto bloccato dentro un vagone della Metropolitana. Mi sono seduto, e poi il delirio. Si è talmente riempito di tifosi Olandesi che ho rinunciato al tentativo di scendere. Erano migliaia. Persone urlanti e festanti, tutte vestite di arancione, alcune con creste, cappelli buffi e facce pitturate. Intendiamoci, rumorosi, ma innocui. Niente a che vedere con le tifoserie della nostra amata Capitale. Allora li ho seguiti fino all’Amsterdam Arena, ho visto un po’ lo Stadio, e poi ho preso la strada di casa.

venerdì 7 settembre 2007

Luoghi Comuni...

Oggi pomeriggio ho provato il famoso vaporizzatore… Si tratta di un oggetto abbastanza complesso, scalda l’aria per polverizzare la resina. Quindi passa attraverso un filtro ad acqua per poi approdare gentilmente ai polmoni. Delicato ed efficace. Talmente fresco che pure un asmatico potrebbe sfruttare un’invenzione tanto efficace. :o) Mentre Michele ed io apprezzavamo l’invenzione, alcuni olandesi al piano di sopra chiacchieravano… Seedorf, Kaka’, Ronaldo… Sono le parole che siamo riusciti a capire… Poi, dopo alcuni secondi… Pavarotti…

Ci siamo un po’ stupiti… Ma come? Niente Mafia, in questa chiacchierata sull’Italia?

giovedì 6 settembre 2007

Eccomi...

Sono arrivato ad Eindhoven.

Il viaggio coi parenti fino all’aeroporto di Pisa è stato toccante, commovente. Amo la mia famiglia, non ne esiste un’altra uguale. Così capace di avvolgerti di amore incondizionato.

Poco fa ero stravolto, in preda alle paranoie. Strascichi italiani, li chiamo io. Paura del futuro, attimi di sconforto, li ho portati con me, come l’odore di casa mia. Dovranno scomparire entrambi, e lo faranno. Sono qui anche per questo.

Camminando per Eindhoven ho incontrato due ragazzi Polacchi… Mi hanno chiesto di un Coffeeshop, e mi sono proposto di accompagnarli, visto che ero alla ricerca anche io. Godo ripensando all’effetto allucinato che mi hanno regalato i primi joint. Amnesia Haze. Molto cerebrale, quasi allucinogena. In effetti mentre interpretavo il pessimo inglese di Gogen e Bonji non potevo fare a meno di incantarmi un po’, mi distraevo in particolari buffi, come il suono delle parole, o i buffi tovagliolini del Coffeeshop di turno, ma faticavo a cogliere il succo del discorso. Pessima conversazione, comunque, l’inglese lo masticavano appena, e parlavano fra loro in polacco, il che addizionato al mio stato alterato, ha reso tutto più difficile. Me la sono filata in anticipo con la scusa del treno… Ho perso il primo, litigando coi bagagli, incastrati nella cassetta di sicurezza della stazione… Sono stracarico, cazzo. Due trolley, del peso complessivo di 45 kg, più la borsa del portatile. Ad un paio di metri da me sono sedute due ragazze, mi danno le spalle… Ogni tanto alzano i piedi e li muovono, riesco a vedere i decolté. Non capisco se cerchino di attirare la mia attenzione, o mi stiano prendendo in giro. Più probabilmente non mi considerano. Eppure si sono girate un paio di volte, prima una, poi l’altra. Comunque non capisco una parola. Mi rendo conto che ritenersi integrati, senza parlare adeguatamente l’Olandese, in una città come Eindhoven sia impossibile. Ritengo invece che ad Amsterdam sia quasi superfluo. Dipende dalle ambizioni.

Aspettando un’ora alla stazione ho notato una certa uniformità, nella popolazione locale; una sorta di divisa, comune al 90% dei passanti. Come una composta “Olandesità”, tutti quanti con borsetta o borsello, a tracolla oppure in mano e giubbino sul braccio… Un ordine istintivo non regolato, con sveltezza, ma senza fretta, come fossimo in un formicaio. Il complesso mi sembra poco socievole, ma la gente è sorridente. Ripenso al modello Americano: o ti adegui alla norma, o resti emarginato, derelitto, coniglio sociale. Qua non è così. L’individuo “non conforme” è libero di esprimersi senza il timore di giudizi o ripercussioni. Qua la forma non conta, si valuta la sostanza.

Sempre qua: due ragazze, l’una su, l’altra giù dal treno si baciano con passione per salutarsi.

La signora che controlla i biglietti mi augura la buona sera con la sua lingua sconosciuta, dopodiché si mette a ridere appena intuisce la mia lacuna. Sorride ancora, poi traduce il saluto. Gentile… Quand’è stata l’ultima volta cha avete visto un controllore allegro e sorridente? Pensateci bene…